Storia di Mario Pesce, dei suoi menù e di una cultura che continua
Scarpa ha sempre creduto nella forza dell’abbinamento, nell’arte di far dialogare il vino con il cibo, nel gesto semplice e profondo di condividere una bottiglia. È una convinzione che affonda le radici nel lavoro e nella visione di Mario Pesce, figura centrale nella storia della cantina.
Quando Antonio Scarpa gli cedette l’azienda vinicola nel 1949, Mario Pesce aveva 28 anni. Era curioso, brillante, appassionato: ebbe l’intuizione di valorizzare le varietà autoctone, di puntare su lunghi affinamenti, di credere in vini capaci di durare nel tempo. E seppe guardare oltre i confini: aprì le porte di Scarpa a giornalisti, importatori, enotecari da tutto il mondo.
Ma soprattutto, seppe farli sedere a tavola.
Mario credeva nel potere conviviale del vino – lo considerava centro di gravità di una tavola pensata con cura: nei luoghi più significativi della ristorazione piemontese del tempo ospitava amici, colleghi e clienti e dedicava loro un’esperienza enogastronomica a 360°.
La cucina era quella del territorio, ma con attenzione sartoriale. Ristorante San Marco a Canelli, l’Hasta Hotel ad Asti, Da Guido a Costigliole, I Cacciatori di Cartosio, Bardon a San Marzano Oliveto: alcuni dei nomi più importanti della tradizione gastronomica del territorio sedevano accanto ai vini Scarpa e firmavano una sinergia che raccontava il Piemonte meglio di qualsiasi discorso.
Ogni bottiglia era inserita in un percorso gastronomico ideato per esaltarne le sfumature. Dolcetto su mousse di tartufo, Barbera e Barbaresco con stinco, brasati, agnolotti, tome stagionate, Brachetto secco con i lamponi. Le bottiglie – spesso selezioni numerate – accompagnavano i piatti come protagoniste, in menù sartoriali dedicati agli ospiti di turno.
Scarpa conserva ancora oggi quei menu. Piccoli frammenti di una memoria viva, che non si è mai interrotta. È proprio da quell’idea – dall’incontro fra vino e cibo come forma di racconto – che nasce oggi la Scarpa Lunch Pairing Experience.
Un pranzo riservato a sei persone, ospitato nella sala degustazione della nostra cantina storica a Nizza Monferrato.
Due percorsi possibili: uno dedicato alle annate storiche, prelevate direttamente dal caveau, abbinate a piatti della tradizione; uno dedicato ai varietali che oggi coltiviamo e vinifichiamo in purezza, con accostamenti contemporanei pensati per esaltarne il carattere.
Il menu viene ideato e preparato al momento dal nostro personal chef, in dialogo con i vini selezionati per la giornata. Non una degustazione, quindi, ma un pranzo vero, costruito come un racconto.
Come quelli di Mario. Con lo stesso spirito, lo stesso rispetto, lo stesso piacere di far sedere il vino – ancora una volta – al centro della tavola.